L'ALIMENTAZIONE

Come una alimentazione corretta mantiene anche la salute mentale? E che cosa significa, concretamente, alimentazione corretta? E  alimentazione equilibrata?

Già nel 1989 l’OMS riconosceva nell’alimentazione uno dei principali fattori di rischio di svariate malattie cronico-degenerative e metaboliche, considerate oggi la causa principale di morte prematura, tra le quali le patologie cardiovascolari, collegate ad ipertensione e ipercolesterolemia, il diabete, numerosi tipi di tumori, l’obesità e l’osteoporosi.
Successivi studi epistemiologici tra dieta e patologie considerano, quali conseguenze di una alimentazione disordinata e squilibrata, anche le patologie infiammatorie, manifestazioni allergiche e autoimmuni, forme di deterioramento neuropsicologico e, più recentemente, anche varie psicopatologie.

Nella sua pratica clinica l il dott. Paolo Zucconi ha riscontrato, tramite la valutazione delle abitudini alimentari, che i pazienti più difficili da trattare e quelli che non raggiungono obiettivi terapeutici previsti, accomunati per lo più da caratteristiche ossessivo-compulsive e/o paranoidi (nosograficamente inserite in vari disturbi clinici e di personalità), presentano abitudini alimentari scorrette e disordinate (l’alimentazione dello schizofrenico, ad esempio, risulta solitamente scarsa e monotona, disordinata e squilibrata; quella del paziente ossessivo compulsivo grave – frequentemente affetto dalla sindrome psicosomatica denominata “colon irritabile” – è spesso eccessiva di carboidrati semplici e carente di verdure e frutta; i pazienti con caratteristiche paranoidi presentano un ridotto apporto di frutta, verdura e liquidi).

Studi sperimentali ed osservazioni cliniche nella pratica terapeutica personale riscontrano nella carenza di triptofano (precursore della serotonina77), contenuto in vari alimenti, la causa principale di comportamenti (...)

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