CRISI ECONOMICA e CRISI "PERSONALE"

Un comportamento salutista, per altro sempre più emergente, solitamente più frequente tra le giovani generazioni, consegue dalla convinzione diffusa che sia possibile... curarsi anche da soli, con o senza diagnosi.  Sia per disturbi organici sia pure per disturbi psicologici.

CURARSI DA SOLI E’ POSSIBILE ?

Così, come a casa propria ci si può improvvisare artigiani e riuscire risolvere con successo guasti idraulici ed elettrici e risolvere, nel breve, piccole riparazioni e manutenzioni domestiche, così come nella propria cucina certe persone riescono addirittura meglio di tanti cuochi professionisti, per analogia, chi sufficientemente conosce il proprio corpo, anatomicamente e fisiologicamente, può arrogarsi l’onere di riequilibrarlo al meglio, se qualcosa non funziona, al pari della manutenzione della propria automobile?

Analogicamente, e anche teoricamente, il ragionamento da cui si parte ha un suo razionale per cui chiunque è in grado di fare ciò che conosce bene. In teoria.

CURARSI DA SOLI E TEMPI DI CRISI

Questa tendenza a “fare da soli” viene favorita da periodi di crisi economica dove la corsa al risparmio coinvolge spesso anche la salute delle persone per cui ci si rivolge al medico o allo psicoterapeuta ad accesso gratuito oppure a quello praticante gli onorari più bassi (il costo rischia, in certi frangenti, di diventare il criterio di scelta preminente). 

Comunque, in tempi di sfavorevole congiuntura economica, ci si affida a pagamento solo in caso di percepita necessità, per sintomatologie eclatanti e fortemente invalidanti la qualità della propria vita.

Tuttavia anche in “tempi di crisi” la salute (organica e psichica) rimane sempre il bene più importante che ogni persona ha!

Conviene forse spendere qualcosa in più ora che domani quando la soluzione non sarà possibile?

liberamente tratto da: Paolo G. Zucconi, Il Manuale pratico del benessere, Edizioni Ipertesto, pag.532